mercoledì, 18 settembre

Dopo i fasti del "Codice da Vinci" il ritratto più famoso del mondo è di nuovo al centro dell'attenzione. "L'uomo che rubò la Gioconda" è il film TV che racconta del celebre furto avvenuto nel 1911 per mano di Vincenzo Peruggia, un italiano emigrato a Parigi, manovale al Louvre, interpretato da Alessandro Preziosi. Violante Placido è Aurore, romantica acrobata di Circo mantenuta da un antiquario. La ragazza, incantata dal celebre ritratto di Leonardo, trasmette questo amore a Vincenzo che, per far colpo su di lei e per rifarsi del disprezzo di cui gli immigrati sono oggetto, ruba il quadro...
Regia: Fabrizio Costa
Prime Time: Prima Tv Canale 5, lunedì 23 ottobre 2006
Numero serate: 1
Cast artistico
ALESSANDRO PREZIOSI
VIOLANTE PLACIDO
FREDERIC PIERROT
CECILE CASSEL
TOM NOVEMBRE
FABIO TROIANO
MICHEL CREMADES
CARLO CARTIER
GIANNI BISSACA
ROSSANA MORTARA
MARCELLO PRAYER
EMILIO DE MARCHI
(crediti non contrattuali)
Lombardia, 1911: un'alluvione complica la vita, già grama, di una povera famiglia del nord Italia. Vincenzo Peruggia (Alessandro Preziosi) e sua sorella Mariuccia (Cècile Cassel) decidono di andare in Francia, a Parigi, in cerca di un futuro migliore e di un lavoro che permetta loro di aiutare economicamente l'anziana madre. Arrivati nella capitale francese i due sperimentano le difficoltà dell'integrazione. Vincenzo trova un impiego come scaricatore ma, oltre ad essere sottopagato, deve subire le angherie razziste del datore di lavoro. A consolarlo parzialmente, l'incontro con un'affascinante ragazza di nome Aurore (Violante Placido), che Vincenzo salva dal suicidio perché depressa per la sua vita sentimentale. Le loro vite tornano ad incrociarsi pochi giorni dopo. Aurore è infatti la donna di Marcel Dupont, (Tom Novembre), un ricco e potente appassionato d'arte con il quale Vincenzo entra in contatto grazie ai buoni uffici di Michele (Marcello Prayer), un suo cugino ben introdotto nella Parigi che conta. Dupont offre all'italiano un lavoro come operaio del Louvre. Dopo questo secondo incontro, Aurore e Vincenzo cominciano a frequentarsi segretamente e l'idillio culmina in una notte d'amore al Louvre, proprio all'ombra della Gioconda. Marcel scopre la relazione tra i due giovani e minaccia Aurora di far licenziare l'italiano se non smette immediatamente di vederlo. La donna decide di allontanarsi da Vincenzo che però non ha intenzione di perderla e affronta Dupont a viso aperto. Arriva ad aggredirlo in un ristorante, e quest'atto inconsulto ne causa l'arresto. Dietro le sbarre, ormai senza lavoro, l'uomo non è più in grado di mandare soldi alla famiglia, ed è costretto ad accettare l'aiuto della sorella, cui è stato offerto un lavoro come domestica dall'investigatore Lepine (Fredric Pierrot). Lepine sta svolgendo delle indagini sul furto di alcune preziose statuette del Louvre. Qualche tempo dopo Vincenzo esce dal carcere. Riassunto dal museo, approfitta del libero accesso alla struttura per rubare, nottetempo, nientemeno che la Gioconda. L'uomo infatti sa che Aurore è estremamente affascinata dal capolavoro di Leonardo e spera che donandoglielo si innamori definitivamente di lui e lasci Dupont. Vincenzo dona la Gioconda ad Aurore che, pur lusingata dalle sue attenzioni, non può accettare il "regalo". I due sonoacnora innamorati ma lei non se la sente di lasciare Dupont il quale, oltre a soggiogarla psicologicamente, le permette di lavorare come equilibrista in un circo. Nel frattempo tra Mariuccia e Lepine si instaura un rapporto sempre più stretto, che sfocia in un bacio appassionato. Il valente investigatore (che sta affinando un'innovativa tecnica di analisi delle impronte digitali per risalire all'identità di ladri e rapinatori) viene incaricato del caso del furto del celebre quadro e ben presto, grazie alle testimonianze degli operai del Louvre, le sue attenzioni si focalizzano su Vincenzo. L'analisi delle impronte non fa che confermare i suoi sospetti. Il giovane, sentendosi braccato, pensa di fuggire in Italia con il quadro. Nel frattempo anche Dupont, dopo una "soffiata" di Michele, viene a sapere che il dipinto è stato trafugato da Vincenzo e pensa a come impossessarsene. Ricatta Aurore, dicendole che sarà padrona di decidere la sua vita sentimentale a patto che convinca Vincenzo a vendere il quadro a Gery, un mercante d'arte di Firenze. Gery poi girerà il quadro a Dupont, intascando a sua volta la ricompensa per il ritrovamento della Gioconda, la cui copia perfetta verrà esposta agli Uffizi. Aurora accetta non sapendo che, una volta dato il finto quadro agli Uffizi, Gery rivelerà l'autore del furto. E le cose vanno proprio come Dupont aveva immaginato: Vincenzo viene arrestato dalla polizia italiana e processato. Durante l'udienza cerca di convincere la giuria delle reali motivazioni che lo hanno spinto a trafugare il capolavoro di Leonardo, e cioè l'amore per Aurore e la rabbia nei confronti dei francesi, popolo che non lo ha mai accettato. E la sua accorata difesa ha successo: viene condannato a sette mesi di carcere ma la pena viene sospesa per le nobili ragioni che lo hanno portato a compiere il reato. Vincenzo ed Aurore decidono di rimanere in Italia e continuare nel Belpaese la loro storia d'amore.
VIOLANTE PLACIDO
FREDERIC PIERROT
CECILE CASSEL
TOM NOVEMBRE
FABIO TROIANO
MICHEL CREMADES
CARLO CARTIER
GIANNI BISSACA
ROSSANA MORTARA
MARCELLO PRAYER
EMILIO DE MARCHI
(crediti non contrattuali)
Riassunto della puntata
Lombardia, 1911: un'alluvione complica la vita, già grama, di una povera famiglia del nord Italia. Vincenzo Peruggia (Alessandro Preziosi) e sua sorella Mariuccia (Cècile Cassel) decidono di andare in Francia, a Parigi, in cerca di un futuro migliore e di un lavoro che permetta loro di aiutare economicamente l'anziana madre. Arrivati nella capitale francese i due sperimentano le difficoltà dell'integrazione. Vincenzo trova un impiego come scaricatore ma, oltre ad essere sottopagato, deve subire le angherie razziste del datore di lavoro. A consolarlo parzialmente, l'incontro con un'affascinante ragazza di nome Aurore (Violante Placido), che Vincenzo salva dal suicidio perché depressa per la sua vita sentimentale. Le loro vite tornano ad incrociarsi pochi giorni dopo. Aurore è infatti la donna di Marcel Dupont, (Tom Novembre), un ricco e potente appassionato d'arte con il quale Vincenzo entra in contatto grazie ai buoni uffici di Michele (Marcello Prayer), un suo cugino ben introdotto nella Parigi che conta. Dupont offre all'italiano un lavoro come operaio del Louvre. Dopo questo secondo incontro, Aurore e Vincenzo cominciano a frequentarsi segretamente e l'idillio culmina in una notte d'amore al Louvre, proprio all'ombra della Gioconda. Marcel scopre la relazione tra i due giovani e minaccia Aurora di far licenziare l'italiano se non smette immediatamente di vederlo. La donna decide di allontanarsi da Vincenzo che però non ha intenzione di perderla e affronta Dupont a viso aperto. Arriva ad aggredirlo in un ristorante, e quest'atto inconsulto ne causa l'arresto. Dietro le sbarre, ormai senza lavoro, l'uomo non è più in grado di mandare soldi alla famiglia, ed è costretto ad accettare l'aiuto della sorella, cui è stato offerto un lavoro come domestica dall'investigatore Lepine (Fredric Pierrot). Lepine sta svolgendo delle indagini sul furto di alcune preziose statuette del Louvre. Qualche tempo dopo Vincenzo esce dal carcere. Riassunto dal museo, approfitta del libero accesso alla struttura per rubare, nottetempo, nientemeno che la Gioconda. L'uomo infatti sa che Aurore è estremamente affascinata dal capolavoro di Leonardo e spera che donandoglielo si innamori definitivamente di lui e lasci Dupont. Vincenzo dona la Gioconda ad Aurore che, pur lusingata dalle sue attenzioni, non può accettare il "regalo". I due sonoacnora innamorati ma lei non se la sente di lasciare Dupont il quale, oltre a soggiogarla psicologicamente, le permette di lavorare come equilibrista in un circo. Nel frattempo tra Mariuccia e Lepine si instaura un rapporto sempre più stretto, che sfocia in un bacio appassionato. Il valente investigatore (che sta affinando un'innovativa tecnica di analisi delle impronte digitali per risalire all'identità di ladri e rapinatori) viene incaricato del caso del furto del celebre quadro e ben presto, grazie alle testimonianze degli operai del Louvre, le sue attenzioni si focalizzano su Vincenzo. L'analisi delle impronte non fa che confermare i suoi sospetti. Il giovane, sentendosi braccato, pensa di fuggire in Italia con il quadro. Nel frattempo anche Dupont, dopo una "soffiata" di Michele, viene a sapere che il dipinto è stato trafugato da Vincenzo e pensa a come impossessarsene. Ricatta Aurore, dicendole che sarà padrona di decidere la sua vita sentimentale a patto che convinca Vincenzo a vendere il quadro a Gery, un mercante d'arte di Firenze. Gery poi girerà il quadro a Dupont, intascando a sua volta la ricompensa per il ritrovamento della Gioconda, la cui copia perfetta verrà esposta agli Uffizi. Aurora accetta non sapendo che, una volta dato il finto quadro agli Uffizi, Gery rivelerà l'autore del furto. E le cose vanno proprio come Dupont aveva immaginato: Vincenzo viene arrestato dalla polizia italiana e processato. Durante l'udienza cerca di convincere la giuria delle reali motivazioni che lo hanno spinto a trafugare il capolavoro di Leonardo, e cioè l'amore per Aurore e la rabbia nei confronti dei francesi, popolo che non lo ha mai accettato. E la sua accorata difesa ha successo: viene condannato a sette mesi di carcere ma la pena viene sospesa per le nobili ragioni che lo hanno portato a compiere il reato. Vincenzo ed Aurore decidono di rimanere in Italia e continuare nel Belpaese la loro storia d'amore.
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