giovedì, 19 settembre

Roma, fine anni Settanta. Sono anni turbolenti. Il Libanese, ambizioso leader di una piccola ma agguerrita batteria di Trastevere, ha fatto la gavetta maturando una convinzione: se comandano tutti vuol dire che non comanda nessuno. Roma è lì, in attesa di qualcuno che abbia il fegato e la forza di prendersela. Ma coraggio e idee non bastano. Servono uomini e, a parte i fidati Dandi, Bufalo e Scrocchiazeppi, Libano ha pochi effettivi. E poi servono le armi e, soprattutto, i soldi per comprarle. E' in questo momento che il Libanese fa un incontro decisivo con Il Freddo e la sua batteria (i fratelli Buffoni e Fierolocchio) che, pure loro, vivacchiano in attesa della grande occasione.Libano e Freddo sono diversi come il sole e la luna ma si capiscono al primo sguardo. Una stretta di mano e le due batterie diventano una banda, anzi la Banda.
Regia: Stefano Sollima
Seconda serata: Italia 1, lunedì 7 settembre 2009
Numero serate: 6
Cast artistico
FRANCESCO MONTANARI
VINICIO MARCHIONI
ALESSANDRO ROJA
MARCO BOCCI
DANIELA VIRGILIO
ANDREA SARTORETTI
RICCARDO DE FILIPPIS
MAURO MECONI
EDOARDO PESCE
LORENZO RENZI
ALESSANDRA MASTRONARDI
JESUS EMILIANO COLTORTI
ROBERTO INFASCELLI
FAUSTO MARIA SCIARAPPA
CLAUDIO SPADARO
ORLANDO CINQUE
IVANO DE MATTEO
FAUSTO PARAVIDINO
GIORGIO CAPUTO
ALESSANDRO PRETE
DANILO NIGRELLI
DARIO D'AMBROSI
ANTONELLA ATTILI
EDOARDO LEO
FABIO CAMILLI
e con
MASSIMO DE FRANCOVICH
e con
MARCO GIALLINI
ALBERTO GASBARRI
SIMONE MORI
ALESSANDRO MARVERTI
ROBERTO LATINI
ANTONIO GERARDI
GRETA SCARANO
VINCENZO TANASSI
LUCA VENANTINI
NINETTO DAVOLI
(crediti non contrattuali)
Riassunto delle puntate
Il Libanese, un piccolo criminale che sogna in grande, propone agli uomini della sua banda di unirsi a quella del Freddo, anch'essa dedita a piccoli furti su commissione. Insieme, le due batterie, pongono le basi per un audace piano criminoso: rapire il ricco Barone Rosellini. Seppur con qualche difficoltà e con un grande spargimento di sangue, intascano il riscatto. Al momento di dividere i soldi, Libano espone alle due batterie il suo grande progetto: mettere i soldi in comune per formare un sodalizio criminale abbastanza potente da conquistare Roma. Ad indagare sul rapimento viene chiamato il giovane e ambizioso Commissario Scialoja, che intravede l'occasione per mettersi in mostra e ottenere il tanto sospirato passaggio all'Antiterrorismo.
Episodio 2
Mentre Scialoja si mette sulle tracce delle banconote segnate del rapimento, la banda mette le basi per realizzare il sogno del Libanese, conquistare Roma. Libano, appoggiato dal Freddo, propone di investire i soldi nel mercato della droga e, a tale scopo, si accorda col Sardo, uomo di fiducia della camorra a Roma. Oltre a stringere accordi, Libano si trova a dover gestire un gruppo di criminali coraggiosi ma eterogenei e indisciplinati. Per dimostrare al resto della banda di essere un vero capo costringe uno dei suoi uomini, Sergio Buffoni, a restituire una Porsche appena comprata con i soldi del rapimento. Purtroppo per la banda però il Dandi, fidato aiuto del Libanese, paga in contanti le prestazioni di Patrizia, la prostituta più bella di Roma...
Episodio 3
La banda, una volta attivato il canale della droga, deve organizzazione la rete dello spaccio. Violenti e spregiudicati gli uomini del Libanese conquistano un quartiere dopo l'altro. Chi non lavora per loro viene spazzato via. A Roma una cosa del genere non l'aveva mai fatta nessuno, neanche il Terribile. Il vecchio boss, rintanato nell'unico quartiere che la banda ha rinunciato a conquistare, assiste impotente all'ascesa del giovane rivale e medita una rivincita. Scialoja, nel frattempo, seguendo le banconote del riscatto è arrivato alla bella prostituta per cui il Dandi ha perso la testa. Scialoja intuisce che Patrizia è la chiave per arrivare ai rapitori del Barone e decide di affrontarla. Ma le cose si complicano, per lui è attrazione a prima vista. Patrizia rivela a Scialoja che le banconote segnate provengono dal Dandi, un giovane criminale in ascesa che desidera che lei sia la sua donna.
Episodio 4
Ora che i soldi arrivano a palate il Libano permette finalmente ai suoi uomini di spenderli. Ma il Terribile ha deciso di stroncare sul nascere l'ascesa della banda. Il Libano, che con il Terribile ha un antico conto in sospeso, vorrebbe eliminare subito il pericoloso rivale ma, consigliato dal Freddo, decide di scendere a patti: non sono ancora abbastanza forti per eliminarlo. Scialoja, grazie all'aiuto di Patrizia e al suo fiuto investigativo, ha oramai abbastanza elementi per riferire al sostituto procuratore Borgia che a Roma, con la nascita di una nuova, potente e spregiudicata banda criminale, sta per scoppiare una guerra per il potere. Ma Borgia tentenna, prima di agire Scialoja deve fornirgli le prove della sua teoria.
Episodio 5
Che la banda è oramai una potenza consolidata lo dimostra il fatto che, quando Aldo Moro viene rapito, misteriosi emissari di poteri che si muovono in una zona grigia tra lo stato e l'antistato, si rivolgono al Libanese per ritrovarlo. Ovviamente all'interno del gruppo sorgono le prime divisioni sull'utilità di aiutare la politica. Il Freddo è contrario e prende momentaneamente le distanze dalla banda per concentrarsi sulla relazione che ha appena allacciato con Roberta, compagna di scuola ed ex fidanzata di suo fratello. Il Terribile, intanto, trama nell'ombra per far cadere il Libano: tramite Gemito, suo uomo di fiducia, fa arrivare a Scialoja una soffiata sul luogo in cui è seppellito il cadavere del Barone. Scialoja ha finalmente le prove che cercava per far scattare l'arresto della Banda.
Episodio 6
Libano e gli altri, in galera al gran completo, si chiedono chi possa averli traditi. La risposta è semplice: dietro alla mossa dello spregiudicato Scialoja ci può essere un solo uomo, il Terribile. In attesa di regolare i conti con lui la Banda ha l'occasione per ribadire, anche all'interno del carcere, chi sia ora a comandare a Roma. Quando Libano ha la meglio su un potente boss della ‘ndrangheta che pretende di comandare la banda, l'intera Roma criminale si inchina al nuovo re. Subito dopo, improvvisa, arriva la scarcerazione per l'intera banda: le accuse sono cadute. A far sparire le prove della loro colpevolezza nel rapimento sono stati due uomini dei Servizi agli ordini del Vecchio. Scialoja, pur amareggiato per non essere riuscito ad incastrare Libano e i suoi, si rifiuta di costringere Patrizia a testimoniare.
Episodio 7
Per la Banda è il momento di celebrare in grande il ritorno alla libertà e il matrimonio di Scrocchiazzeppi non è solo un'occasione per fare pubblico sfoggio di potenza e di ricchezza. Durante i festeggiamenti, infatti, Libano ha modo di rinsaldare il rapporto con il Freddo e di sistemare la grana Patrizia. Il Dandi, che per lei ha perso la testa, rischia infatti di compromettere il lavoro della banda. Libano e Freddo offrono a Patrizia la direzione di un bordello di lusso in cambio della sua fedeltà al Dandi e Patrizia accetta. Ma il matrimonio è soprattutto un'ottima occasione per regolare i conti in sospeso: mentre il Libanese festeggia davanti a decine di testimoni, il Freddo guida la spedizione che toglie di mezzo il Terribile una volta per tutte.
Episodio 8
Ora che la Banda è al massimo della sua potenza tutti vogliono fare affari con loro. Anche la Mafia che organizza un incontro tra il suo emissario a Roma, Zio Carlo, e il Libanese. Il Freddo, però, ha poco tempo per festeggiare. Accusato di aver compiuto una rapina solitaria, finisce di nuovo in carcere. Il Libanese, unico a credere all'innocenza dell'amico, si fa in quattro per scoprire la verità: arriva al Nero, il neofascista autore della rapina, e lo convince a collaborare. Con il risultato che il Freddo viene scagionato e la Banda ha un nuovo, potente alleato. Non il solo, come scoprirà il Freddo appena uscito di galera. Tra i tanti uomini d'affari che affollano l'inaugurazione del locale/bisca voluto fortemente dal Dandi, infatti, c'è anche il Secco, a cui il Libanese vorrebbe affidare i guadagni della Banda.
Episodio 9
Gli affari vanno a gonfie vele ma nella Banda ognuno sembra pensare al proprio tornaconto. Per ricreare l'armonia il Libano organizza un colpo in stile 'vecchi tempi': il furto di una partita di droga in mano alla polizia. Ma neanche l'adrenalina fa il miracolo e il Libano si ritrova sempre più solo: all'apice del suo potere tratta in modo arrogante i Servizi segreti che vogliono controllare il bordello di Patrizia e il Sardo che pretende maggiore rispetto. Il Freddo, che non condivide le scelte finanziarie del Libano, lega col Nero, cui confessa di essere innamorato e, forse, di voler cambiare vita. Scialoja, nel frattempo, scopre la 'casa chiusa' di Patrizia e prova a convincerla a collaborare con la giustizia. Ma Patrizia, stavolta, non segue il cuore e sceglie di rimanere fedele al Dandi. Scialoja, ferito nei sentimenti e ricattato dai Servizi, decide di lasciare Roma e le indagini sulla Banda.
Episodio 10
Ora che sono saltati i rapporti con i Servizi, Libano e Dandi finiscono di nuovo in galera e la bisca viene messa sotto sequestro. Con i capi dentro, tocca al Freddo tenere le redini di una Banda in cui emergono sempre più chiaramente conflitti e tensioni. Senza contare che, come si sa, il potere genera invidia e a Roma più di qualcuno vedrebbe di buon occhio la fine della Banda. Ne sa qualcosa il Bufalo, maltrattato da un piccolo criminale, una volta alleato della Banda, Satana. A risolvere la situazione ci pensa come sempre il Libanese che riesce, forse per l'ultima volta, a riunire le diverse anime della Banda e a guidare la spedizione che ucciderà il Satana, monito per tutta la città. La Banda dunque è viva e potente e il clima sembra tornato quello dei primi tempi. Libano però non riesce a trovare il modo di parlare al Freddo del patto che ha stretto con i Servizi per uscire di galera.
Episodio 11
Per una storia di "roba" viene ucciso un piccolo criminale nipote di un vecchio boss oramai ritirato, il Puma. Il Puma crede che il colpevole sia il Libano e prova ad ucciderlo, ma non è stata la Banda. L'intervento del Freddo risolve la situazione ma la circolazione a Roma di droga non loro rende il Libano paranoico e sembra evidente che all'interno della Banda l'equilibrio si sia rotto ed ognuno cerchi di lavorare per sé. Mentre Libano e Dandi provano a riportare ordine e disciplina, il Freddo capisce che è arrivato il momento di andarsene con la sua donna, prima che tutto precipiti. E' il 2 agosto del 1980 e Scialoja, alla stazione di Bologna -sul luogo della strage- s'imbatte negli agenti dei Servizi che lo hanno ricattato e decide di tornare a Roma per riprendere le sue indagini ma, appena arriva in città, va sotto casa di Patrizia.
Episodio 12
Libano litiga con il Freddo perché è venuto a conoscenza del suo desiderio di uscire dalla Banda e impone agli altri nuove, ferree regole sui soldi. Quelli che la prendono peggio sono il Dandi e il Secco, l'asse su cui si sta catalizzando il malumore nei confronti del Libanese. Questi infatti, reso poco lucido dall'abuso di cocaina e mancando della saggezza del Freddo, perde al gioco con Gemito e non paga il suo debito. Il Freddo, fermato con il Nero mentre si fanno una canna, si ritrova davanti ad un determinatissimo Scialoja: il poliziotto gli chiede di collaborare per incastrare i servizi ma il Freddo non cede. Così, appena scarcerato, il Freddo decide di lasciare il paese con Roberta ma, poco prima di partire, viene raggiunto da una notizia tanto ferale quanto inaspettata che porterà la Banda a ritrovare unità e compattezza.
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