giovedì, 19 settembre

Liberamente ispirato ad un fatto di cronaca vera, "Ultima pallottola" racconta le settimane di indagini incessanti e convulse che portarono i Carabinieri di Genova a identificare e ad arrestare il serial killer Donato Bilancia, grazie anche alle innovative tecniche di analisi messe a punto dal RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma; ma soprattutto è la storia di un Capitano dell'Arma, Stefano Riccardi (interpretato da Giulio Scarpati), non riconciliato con il proprio passato e impegnato in una "missione impossibile" che riuscirà ad assolvere solo mettendo in gioco se stesso. Pur con inevitabili libertà e adattamenti, "Ultima pallottola" cerca di raccontare quegli uomini e quei momenti: le attese, le sconfitte e l'insopprimibile voglia di lottare, fino al drammatico "faccia a faccia" tra il Capitano Riccardi e lo spietato killer (Carlo Cecchi). Per l'uomo che nella realtà ha incastrato il serial killer della Liguria (Maggiore dei Carabinieri Filippo Ricciarelli), la vicenda Bilancia è un'indagine che ha visto coinvolti centinaia di uomini, ognuno impegnato a fare la sua parte, magari umile ma comunque importante. Per il Capitano Riccardi è soprattutto una sfida tra un assassino e un uomo di legge, tra il male e il bene. Una partita a scacchi che dal primo momento sembra riconoscere un solo vincitore invisibile che ad ogni mossa lascia una scia di sangue senza logica e senza un perché.
Regia: Michele Soavi
Prima Tv: Prime Time Canale 5, lunedì 24 febbraio 2003
Numero serate: 2
Cast artistico
Giulio Scarpati
Carlo Cecchi
Fabrizia Sacchi
Antonio Catania
Max Mazzotta
Nino D'Agata
Fausto Paravidino
Lavinia Guglielman
Patrizia Punzo
Alessia Giuliani
Alberto Bergamini
Claudio De Davide
Marina Kazankova
Marianna Miccolis
Andrea Montuschi
Alina Nedelea
Alberto Rizzi
(crediti non contrattuali)
Prima parte
Stefano Riccardi, capitano dei Carabinieri, torna a Genova, dopo un lungo periodo di assenza: qui ritrova il suo compagno d'accademia, Fornari, che ora è dirigente presso il nucleo dei R.I.S..
Mentre rientra a Genova, Riccardi in treno fa la conoscenza di Nina, una giovane studentessa dell'Accademia d'Arte, una pendolare, che, per necessità, è anche cameriera in un bar, nel cuore della città. L'istintiva simpatia di Stefano per Nina è rafforzata dalla somiglianza di questa con sua sorella, morta in circostanze drammatiche ben dieci anni prima. L'arrivo di Riccardi a Genova coincide con il ritrovamento del cadavere di una prostituta. Riccardi si mette subito al lavoro e, fra i pochi indizi, riesce ad accertare che l'assassino è il proprietario di una Mercedes nera. La Mercedes nera introduce l'altro personaggio protagonista del film: Vittorio Nobile. E' lui l'autore del delitto della prostituta così come di altri due delitti, analoghi al precedente per tecnica e modalità. Indagando sull'ultimo delitto, Riccardi riesce ad individuare una comune matrice omicida e pone il procuratore Landolfi, incaricato delle indagini, dinanzi ad una brutale verità: l'autore dei delitti è un serial killer. Nel frattempo Vittorio Nobile, mentre uccide due guardie giurate, non riesce a portare a termine l'ennesimo omicidio perché la ragazza che ha in auto con sé, una giovane prostituta di nome Morena, fingendosi morta, verrà ritrovata ancora in vita. Così, grazie alla testimonianza di questa, viene stilato un primo identikit. L'identikit, però, trapela e viene pubblicato sui giornali, assieme ai nomi del Capitano Riccardi e dei suoi uomini. L'assassino, eccitato dall'idea di essere diventato un protagonista e conoscendo i suoi inseguitori, commette un nuovo omicidio ma cambia modalità, stavolta colpisce su un treno. Non soddisfatto, Vittorio ingaggia una sorta di sfida con Riccardi: gli telefona e lo indirizza sul luogo del delitto appena commesso. Il killer, inoltre, ha scoperto la simpatia che lega Nina a Riccardi e per dimostrare a questi la sua forza, lo chiama per avvertirlo della sua prossima mossa, poi...
Seconda parte
...sale sul treno in cui viaggia la ragazza e la uccide a sangue freddo, secondo il suo consueto rituale.
Riccardi è scioccato dall'assassinio di Nina ma, grazie ad un'ennesima telefonata provocatoria, riesce a risalire al luogo della chiamata e a tendere una trappola al killer che però riesce, fortunosamente, a dileguarsi.Nel frattempo, la squadra di Riccardi riesce a risalire all'arma. E' stata rubata ad un collezionista, ex croupier nel giro delle bische clandestine. Questa scoperta sposta l'asse delle indagini verso le sale da gioco clandestine e, proprio durante un controllo in incognito in una di queste "sale", Riccardi incappa in Vittorio, ne riconosce la voce e poi i tratti e lo segue fin sotto casa. Ora Riccardi conosce l'identità del "mostro" ma non ha prove per poterlo incastrare. Ruberà da un bancone di un bar la tazzina di caffè usata dal serial killer, così, grazie alla saliva prelevata, il nostro carabiniere riuscirà a stabilire che il DNA dell'omicida è identico a quello rintracciato sul luogo del primo omicidio. La prova raccolta, però, viene ritenuta solo indiziaria, quindi insufficiente per poter arrestare Vittorio. Messi alle strette dall'imminente fuga del killer, che ha comprato un biglietto aereo per un paradiso tropicale, i carabinieri architettano un piano disperato, facendo leva sulla passione per il gioco di Vittorio Nobile, e utilizzano come esca un'allieva della scuola dell'Arma. Il piano, tra colpi di scena ed imprevisti, andrà a buon fine e porterà il serial killer proprio davanti a Riccardi. Al termine di un drammatico inseguimento, infatti, questi riuscirà ad ammanettare il pluriomicida e ad assicurarlo alla giustizia.
Carlo Cecchi
Fabrizia Sacchi
Antonio Catania
Max Mazzotta
Nino D'Agata
Fausto Paravidino
Lavinia Guglielman
Patrizia Punzo
Alessia Giuliani
Alberto Bergamini
Claudio De Davide
Marina Kazankova
Marianna Miccolis
Andrea Montuschi
Alina Nedelea
Alberto Rizzi
(crediti non contrattuali)
Riassunto delle puntate
Stefano Riccardi, capitano dei Carabinieri, torna a Genova, dopo un lungo periodo di assenza: qui ritrova il suo compagno d'accademia, Fornari, che ora è dirigente presso il nucleo dei R.I.S..
Mentre rientra a Genova, Riccardi in treno fa la conoscenza di Nina, una giovane studentessa dell'Accademia d'Arte, una pendolare, che, per necessità, è anche cameriera in un bar, nel cuore della città. L'istintiva simpatia di Stefano per Nina è rafforzata dalla somiglianza di questa con sua sorella, morta in circostanze drammatiche ben dieci anni prima. L'arrivo di Riccardi a Genova coincide con il ritrovamento del cadavere di una prostituta. Riccardi si mette subito al lavoro e, fra i pochi indizi, riesce ad accertare che l'assassino è il proprietario di una Mercedes nera. La Mercedes nera introduce l'altro personaggio protagonista del film: Vittorio Nobile. E' lui l'autore del delitto della prostituta così come di altri due delitti, analoghi al precedente per tecnica e modalità. Indagando sull'ultimo delitto, Riccardi riesce ad individuare una comune matrice omicida e pone il procuratore Landolfi, incaricato delle indagini, dinanzi ad una brutale verità: l'autore dei delitti è un serial killer. Nel frattempo Vittorio Nobile, mentre uccide due guardie giurate, non riesce a portare a termine l'ennesimo omicidio perché la ragazza che ha in auto con sé, una giovane prostituta di nome Morena, fingendosi morta, verrà ritrovata ancora in vita. Così, grazie alla testimonianza di questa, viene stilato un primo identikit. L'identikit, però, trapela e viene pubblicato sui giornali, assieme ai nomi del Capitano Riccardi e dei suoi uomini. L'assassino, eccitato dall'idea di essere diventato un protagonista e conoscendo i suoi inseguitori, commette un nuovo omicidio ma cambia modalità, stavolta colpisce su un treno. Non soddisfatto, Vittorio ingaggia una sorta di sfida con Riccardi: gli telefona e lo indirizza sul luogo del delitto appena commesso. Il killer, inoltre, ha scoperto la simpatia che lega Nina a Riccardi e per dimostrare a questi la sua forza, lo chiama per avvertirlo della sua prossima mossa, poi...
Seconda parte
...sale sul treno in cui viaggia la ragazza e la uccide a sangue freddo, secondo il suo consueto rituale.
Riccardi è scioccato dall'assassinio di Nina ma, grazie ad un'ennesima telefonata provocatoria, riesce a risalire al luogo della chiamata e a tendere una trappola al killer che però riesce, fortunosamente, a dileguarsi.Nel frattempo, la squadra di Riccardi riesce a risalire all'arma. E' stata rubata ad un collezionista, ex croupier nel giro delle bische clandestine. Questa scoperta sposta l'asse delle indagini verso le sale da gioco clandestine e, proprio durante un controllo in incognito in una di queste "sale", Riccardi incappa in Vittorio, ne riconosce la voce e poi i tratti e lo segue fin sotto casa. Ora Riccardi conosce l'identità del "mostro" ma non ha prove per poterlo incastrare. Ruberà da un bancone di un bar la tazzina di caffè usata dal serial killer, così, grazie alla saliva prelevata, il nostro carabiniere riuscirà a stabilire che il DNA dell'omicida è identico a quello rintracciato sul luogo del primo omicidio. La prova raccolta, però, viene ritenuta solo indiziaria, quindi insufficiente per poter arrestare Vittorio. Messi alle strette dall'imminente fuga del killer, che ha comprato un biglietto aereo per un paradiso tropicale, i carabinieri architettano un piano disperato, facendo leva sulla passione per il gioco di Vittorio Nobile, e utilizzano come esca un'allieva della scuola dell'Arma. Il piano, tra colpi di scena ed imprevisti, andrà a buon fine e porterà il serial killer proprio davanti a Riccardi. Al termine di un drammatico inseguimento, infatti, questi riuscirà ad ammanettare il pluriomicida e ad assicurarlo alla giustizia.
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