martedì, 17 settembre

Don Carlo Gnocchi (1902-1956) è stato un prete straordinario di grande spiritualità, un educatore formidabile, un alpino in guerra mentre predicava la pace, un apostolo dei ragazzi mutilati dalla ferocia dell'uomo. Un uomo d'azione e di fede dal cuore immenso che non si è mai fermato di fronte a niente e a nessuno, consumandosi fino all'estremo, per riscattare i più deboli, i più fragili, e restituire loro dignità e un ruolo nella vita sociale. La miniserie ripercorre le tappe dell'esistenza di Don Gnocchi (interpretato da Daniele Liotti), la sua giovinezza, la formazione, inizialmente come cappellano militare prima in Albania e poi, dal 1942, nella spedizione in Russia, quindi nel dopoguerra, quando il progetto di aiuto agli orfani e ai piccoli mutilati di guerra, è diventata la missione della sua vita.
Regia: Cinzia TH Torrini
Prima Tv: Prime Time Canale 5, lunedì 29 novembre 2004
Numero serate: 2
Cast artistico
Daniele Liotti
Giulio Pampiglione
Francesco Martino
Alexandra Dinu
Pietro Taricone
Ralph Palka
Mattia Sbragia
Ugo Pagliai
Philippe Leroy
Oreste Rotundo
Rossella Gardini
Giuseppe Sulfaro
Luisa Maneri
Lucio Zagaria
Luciano Roffi
Pietro Manigrasso
Francesco Stella
Roberto Citran
Gloria Coco
Matteo Ripaldi
(crediti non contrattuali)
Prima parte
La storia televisiva ripercorre la vita di Don Carlo Gnocchi iniziando dalla sua opera di direttore spirituale all'Istituto Gonzaga di Milano. Tra i suoi discepoli spiccano Francesco e Matteo, dal carattere opposto ma legati da una profonda amicizia: introverso e disciplinato il primo, ribelle e talvolta in aperto conflitto verbale con Don Carlo il secondo. Dopo aver discusso con il gerarca Baldacci, simbolo ambiguo del fragile potere fascista di quell'epoca, Don Gnocchi parte volontario come cappellano militare durante la guerra d'Albania nel 1941. Al fronte Don Gnocchi svolge il suo ruolo di padre spirituale, confortando i soldati e dimostrando coraggio durante gli scontri. Don Gnocchi lega soprattutto con un alpino soprannominato "Margherita". Il diretto contatto con l'orrore della guerra e la morte mutano profondamente il pensiero dell'uomo di fede che, tornato a Milano, tenta di convincere i suoi studenti a non seguire il suo esempio, ma vanamente. Tutti gli studenti dell'Istituto, infatti, si sono già arruolati volontari, anche Francesco e Matteo che si sono innamorati della stessa ragazza: Sara, infermiera nell'ospedale dove è ricoverato l'amico Luigi, ormai quasi cieco a causa di una malattia. Sara sceglie di ricambiare l'interesse di Matteo ma il loro idillio è frenato dai tormenti del giovane la cui famiglia è perseguitata dai fascisti (sua madre è di origine ebrea). Per cercare di proteggere i suoi allievi da vicino Don Gnocchi sceglie nuovamente di arruolarsi e, nel 1942, li accompagna nella campagna di Russia.
Seconda parte
Il conflitto e gli orrori in Russia sono inimmaginabili e Don Gnocchi assiste impotente alle morti di molti dei suoi allievi e anche a quella del suo amico 'Margherita', casualmente ritrovato in Russia. Matteo salva la vita a Don Gnocchi e poi, non visto, durante uno scontro ferisce Francesco per rimandarlo a casa da Sara. Don Gnocchi vive la tragica ritirata degli alpini nel 1943, assalito dai sensi di colpa, mentre Matteo è dato per disperso. Al ritorno in Italia Don Gnocchi inizia a coltivare un sogno che si concretizza, grazie alla sua abnegazione, e crea così la Fondazione Pro Infanzia Mutilata. Don Gnocchi viene aiutato anche da Francesco e Sara, legati adesso da un sentimento profondo. Una volta finita la guerra alla Fondazione si unisce a sorpresa anche il gerarca Baldacci, che, nel tentativo di sfuggire ai partigiani,ha trovato rifugio da Don Gnocchi. Tra innumerevoli difficoltà economiche la fondazione cresce e aiuta sempre più bambini vittime della guerra. Don Gnocchi, le cui condizioni di salute sono sempre più precarie, viene ricevuto dal Papa che si congratula con lui per lo straordinario lavoro. Francesco si sposa con Sara, in dolce attesa, pochi giorni prima che Matteo ritorni dalla Russia. Il ragazzo è distrutto nell'animo e i difficili, conflittuali incontri con Don Gnocchi lo testimoniano con chiarezza. Don Gnocchi muore, minato da un male incurabile, a soli 54 anni. La sua breve e ricca esistenza si conclude con un ultimo regalo: le sue cornee verranno trapiantate a Luigi. A continuare l'opera di Don Gnocchi sarà l'allievo prediletto, Matteo, che diventerà a sua volta un uomo di Dio.
Giulio Pampiglione
Francesco Martino
Alexandra Dinu
Pietro Taricone
Ralph Palka
Mattia Sbragia
Ugo Pagliai
Philippe Leroy
Oreste Rotundo
Rossella Gardini
Giuseppe Sulfaro
Luisa Maneri
Lucio Zagaria
Luciano Roffi
Pietro Manigrasso
Francesco Stella
Roberto Citran
Gloria Coco
Matteo Ripaldi
(crediti non contrattuali)
Riassunti
Prima parte
La storia televisiva ripercorre la vita di Don Carlo Gnocchi iniziando dalla sua opera di direttore spirituale all'Istituto Gonzaga di Milano. Tra i suoi discepoli spiccano Francesco e Matteo, dal carattere opposto ma legati da una profonda amicizia: introverso e disciplinato il primo, ribelle e talvolta in aperto conflitto verbale con Don Carlo il secondo. Dopo aver discusso con il gerarca Baldacci, simbolo ambiguo del fragile potere fascista di quell'epoca, Don Gnocchi parte volontario come cappellano militare durante la guerra d'Albania nel 1941. Al fronte Don Gnocchi svolge il suo ruolo di padre spirituale, confortando i soldati e dimostrando coraggio durante gli scontri. Don Gnocchi lega soprattutto con un alpino soprannominato "Margherita". Il diretto contatto con l'orrore della guerra e la morte mutano profondamente il pensiero dell'uomo di fede che, tornato a Milano, tenta di convincere i suoi studenti a non seguire il suo esempio, ma vanamente. Tutti gli studenti dell'Istituto, infatti, si sono già arruolati volontari, anche Francesco e Matteo che si sono innamorati della stessa ragazza: Sara, infermiera nell'ospedale dove è ricoverato l'amico Luigi, ormai quasi cieco a causa di una malattia. Sara sceglie di ricambiare l'interesse di Matteo ma il loro idillio è frenato dai tormenti del giovane la cui famiglia è perseguitata dai fascisti (sua madre è di origine ebrea). Per cercare di proteggere i suoi allievi da vicino Don Gnocchi sceglie nuovamente di arruolarsi e, nel 1942, li accompagna nella campagna di Russia.
Seconda parte
Il conflitto e gli orrori in Russia sono inimmaginabili e Don Gnocchi assiste impotente alle morti di molti dei suoi allievi e anche a quella del suo amico 'Margherita', casualmente ritrovato in Russia. Matteo salva la vita a Don Gnocchi e poi, non visto, durante uno scontro ferisce Francesco per rimandarlo a casa da Sara. Don Gnocchi vive la tragica ritirata degli alpini nel 1943, assalito dai sensi di colpa, mentre Matteo è dato per disperso. Al ritorno in Italia Don Gnocchi inizia a coltivare un sogno che si concretizza, grazie alla sua abnegazione, e crea così la Fondazione Pro Infanzia Mutilata. Don Gnocchi viene aiutato anche da Francesco e Sara, legati adesso da un sentimento profondo. Una volta finita la guerra alla Fondazione si unisce a sorpresa anche il gerarca Baldacci, che, nel tentativo di sfuggire ai partigiani,ha trovato rifugio da Don Gnocchi. Tra innumerevoli difficoltà economiche la fondazione cresce e aiuta sempre più bambini vittime della guerra. Don Gnocchi, le cui condizioni di salute sono sempre più precarie, viene ricevuto dal Papa che si congratula con lui per lo straordinario lavoro. Francesco si sposa con Sara, in dolce attesa, pochi giorni prima che Matteo ritorni dalla Russia. Il ragazzo è distrutto nell'animo e i difficili, conflittuali incontri con Don Gnocchi lo testimoniano con chiarezza. Don Gnocchi muore, minato da un male incurabile, a soli 54 anni. La sua breve e ricca esistenza si conclude con un ultimo regalo: le sue cornee verranno trapiantate a Luigi. A continuare l'opera di Don Gnocchi sarà l'allievo prediletto, Matteo, che diventerà a sua volta un uomo di Dio.
Nessun commento:
Posta un commento