martedì 17 settembre 2013

enzo ferrari

martedì, 17 settembre
Ferrari

Enzo Ferrari (1898-1988). Un uomo, i suoi successi, ma anche le ombre di una vita lunga, bellissima, complessa.  Un giornalista riesce a farsi ricevere dal Drake (interpretato da Sergio Castellitto) ed inizia un'intervista che assume gradualmente i toni di una confessione morale e filosofica da parte di un uomo che dalla vita ha ottenuto tutto, ma a costo di grandi sofferenze.  In una sorta di giallo psicologico, si dipana la matassa dei ricordi in cui si ripercorrono i momenti più importanti della carriera del genio di Maranello, di quell'uomo che da piccolo sognava di diventare pilota e che poi è riuscito a creare, in tutto il mondo, il mito del cavallino rampante.  Ma non basta. Le domande del giornalista sono sempre più pressanti, personali. Così, quello che emerge è il ritratto di un uomo assolutamente inedito che, al tramonto della vita, si ritrova a fare i conti con il proprio passato, senza più maschere.  Anche per questo, alla fine, arriveremo a scoprire che le intenzioni del giornalista sono ben diverse da quelle inizialmente dichiarate.

Regia: Carlo Carlei

Prima Tv: Prime Time Canale 5, domenica 16 febbraio 2003

Numero serate: 2

Cast artistico

Sergio Castellitto
Ed Stoppard
Cristina Moglia
Jessica Brooks
Mathew Bose
Pierfrancesco Favino
Vincent Schiavelli
Gabriella Pession
Pietro Ragusa
Francesca De Sapio
Elio Germano
Paolo Giovannucci
Giampiero Judica
Rinaldo Rocco
Frank Crudele
Michael Enright
Giulia Bernardini
Bruno Corazzari
Matteo Angius

(crediti non contrattuali)

Riassunto delle puntate


Prima parte
Per tutti, appassionati e non, il suo nome era The Drake. Enzo Ferrari in vita è stato un mito, un simbolo di energia e determinazione. Ma un eroe è sempre, e prima di tutto, un uomo con debolezze e zone grigie.  Al compiersi dell'ottantesimo anno d'età, Enzo Ferrari accetta di sottoporsi, in via eccezionale, all'intervista di un giovane giornalista sportivo che per la sua audacia e intraprendenza ha conquistato il suo interesse. Incalzato dalle domande del giovane, Ferrari si abbandona ad una lunga rievocazione dei momenti più importanti della sua vita, dall'infanzia modenese alla creazione, nel 1930, della “Scuderia Ferrari”, senza tralasciare il racconto dei fatti più intimi e dolorosi, come il conflittuale rapporto con la moglie Laura, e la lunga relazione extraconiugale con un'altra donna.  Incuriosito ma al tempo stesso infastidito dalle provocatorie domande del giovane, che lo costringono a guardare al suo passato senza veli, Ferrari lo allontana bruscamente. Ma solo per poco. All'indomani, dopo aver scoperto che il giovane non è un giornalista, accetta di rincontrarlo per scoprire la sua reale identità.



Seconda parte
Il misterioso giovane torna da Ferrari e gli rivela di essere un pilota di kart che aspira alla guida dei bolidi rossi. Ferrari rifiuta la sua richiesta e il giovane gli lancia accuse di vario genere, tra cui quella di essere stato un collaborazionista dei tedeschi al tempo della seconda guerra. Nel tentativo di difendersi, Ferrari riprende il racconto della sua vita a partire dagli anni della guerra fino alla morte del figlio Dino, nel '50 e ai fatti più recenti.  Rifiutando il contratto da pilota che Ferrari ha infine deciso di offrirgli, il giovane gli rivela di essere il figlio di un collaudatore morto alla guida di una Ferrari durante un collaudo e rinfacciandogli la morte del padre e di innumerevoli piloti, sacrificati alla realizzazione del suo sogno, lo costringe ad un doloroso quanto necessario esame di coscienza. Di lì a poco, infatti, l'anziano Ferrari giunge al termine della sua vita

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