martedì, 17 settembre

"Il bambino di Betlemme" è un tv movie girato in tempi record in Marocco, sull'onda dell'emozione di un grave episodio accaduto in Palestina nell'aprile del 2002, quando i blindati dell'esercito israeliano penetrarono nella città vecchia di Betlemme. Durante gli scontri tra i soldati israeliani e i palestinesi, nella Basilica della Natività trovarono rifugio alcuni giornalisti italiani. In seguito, anche un gruppo di palestinesi entrò nel complesso della Basilica. Per le autorità israeliane tra questi rifugiati c'erano anche molti ricercati per atti di terrorismo: fu così l'inizio di un assedio che durò 38 giorni, provocando molte polemiche tra il governo israeliano e i cattolici di tutto il mondo, primo fra tutti il Papa che si appellava affinché fosse risparmiato al sangue e alla violenza il suolo dove la tradizione vuole che nacque Gesù. La fiction, di grande impatto emotivo, documenta questo avvenimento e, pur affrontando un tema scottante e drammatico, racconta una storia piena di speranza. Enrico Brignano è l'intenso protagonista di questo tv movie: veste i panni Damiano, un cameraman televisivo dal cuore generoso che, durante l'assedio degli israeliani, si ritrova asserragliato all'interno della Basilica della Natività e dove, inaspettatamente, assisterà ad un miracolo della pace.
Regia: Umberto Marino
Prima Tv: Prime Time Canale 5, domenica 1 dicembre 2002
Numero serate: 1
Cast artistico
ENRICO BRIGNANO (Damiano)
ANTONELLO FASSARI (Favella)
CARLO CAPRIOLI (Amati)
CLAUDIO BOTOSSO (Carboni)
MOHAMMAD BAKRI (Padre Otman)
NUNZIA SCHIANO (Suor Vincenzina)
J.P. PARRIZI (Francois)
PAOLA GIANNETTI (Suor Consolata)
SONIA AQUINO (Valentina)
RAFFAELE VITALONE (Mazzetti)
YOUNES MEGRI (capitano israeliano)
BOUCHRAA IJORK (Suor Antonella)
NICO FAZZINI (Padre Reies)
MARGOT AUBREY (Lucrezia)
(Crediti non contrattuali)
Alla vigilia di Pasqua, Damiano (Enrico Brignano), un giovane
cameraman televisivo di 35 anni, sposato con Valentina (Sonia Aquino) e
padre della piccola Lucrezia (Margot Aubrey), deve accettare suo
malgrado la prossima destinazione di lavoro: Gerusalemme. Arrivato a
Gerusalemme, Damiano si trova catapultato sul luogo di un attentato. La
sera, in albergo, nasce una discussione con gli altri inviati sulla
difficile situazione della Palestina, ben presto interrotta
dall'annuncio dell'imminente partenza per Betlemme: gli israeliani
stanno rioccupando i Territori. Betlemme, 2 aprile 2002: Damiano e
gli altri colleghi italiani Favella (Antonello Fassari), Amati (Carlo
Caprioli) e Carboni (Claudio Botosso) hanno appena passato il posto di
blocco e attraversano le strade a bordo di un'auto blindata. Il cielo è
grigio, un silenzio quasi irreale popola il paese. Quando stanno per
arrivare nel centro di Betlemme si rendono conto che il rischio è
eccessivo e decidono il dietrofront. Ma mezzi corazzati israeliani
impediscono la ritirata. Uno dei giornalisti prova a spiegare che sono
membri della stampa e vogliono solo tornare a Gerusalemme. Ma gli
israeliani sono irremovibili: non si passa. I quattro sono costretti a
tornare verso il centro di Betlemme. Chi chiamare? Ad Amati viene in
mente di rivolgersi ai frati francescani che custodiscono la Basilica
della Natività. I giornalisti abbandonano l'auto fuori dal portone e in
un battibaleno vengono fatti entrare. Ad accoglierli è padre Otman
(Mohammad Bakri), fuori continua forte il rumore degli spari. Mentre
i giornalisti si apprestano a fare i collegamenti per i telegiornali,
Damiano si intrufola nelle cucine del convento, dove fa la conoscenza
delle suor e, ed in particolare della simpatica Suor Vincenzina (Nunzia
Schiano). Dopo il pranzo Damiano e Favella osservano attraverso la
telecamera la piazza: la situazione sembra essersi calmata, le
esplosioni e gli spari cessati. Ma all'improvviso Damiano scorge delle
figure nere correre veloci. Poi spari vicinissimi. Favella e Damiano si
mettono a correre nella direzione da cui provengono. Lo spettacolo è
impressionante: nel chiostro del convento si stanno riversando gruppi
di palestinesi, per lo più giovani e armati. Fra questi riconosciamo
anche le pericolose brigate di Al Aqsa, che non appena vedono la
telecamera, si avvicinano intimando di smettere di girare. Damiano
sembra scorgere anche una persona velata, forse una donna, dall'aria sofferente. Fra
i giornalisti è in corso un'accesa discussione: ormai è chiaro che gli
israeliani stanno stringendo un assedio intorno alla basilica in seguito
all'irruzione dei palestinesi. Amati, preso dall'agitazione, vorrebbe
uscire, ma gli stessi terroristi di Al Aqsa intimano a tutto il gruppo
di non muoversi dall'ostello. I giornalisti mettono in moto i loro
contatti diplomatici, chiedendo l'invio di alcune macchine. Ormai è
scesa la notte: Damiano chiede a Suor Vincenzina di poter chiamare
Valentina. La suora acconsente. Damiano si sfoga con la moglie: aveva
ragione lei, non sarebbe dovuto partire, ma la conversazione viene
interrotta da una nuova raffica di colpi. Infine l'ultimatum del
capitano israeliano, che invita tutti coloro che non sono palestinesi ad
uscire, al quale si oppongono fermamente sia i frati che le suore.
Damiano, che sta vedendo con loro il telegiornale, sostiene di essere
sicuro della presenza di una ragazza fra i palestinesi. Padre Otman
fulmina con lo sguardo le suore, che si scambiano sguardi imbarazzati.Damiano
ne parla con Favella, il quale gli fa capire che si tratterebbe di un
vero scoop. Damiano si intrufola nell'infermeria dove trova la ragazza.
Respira a fatica: Damiano le dà il suo medicinale per l'asma, ma il
rientro dei palestinesi lo costringe alla fuga. Suor Vincenzina rivela a
Damiano che la situazione è molto delicata: la ragazza, che come ha
visto è incinta, è la sorella di uno dei capi terroristi più
ricercati dagli israeliani. Damiano promette di non farne parola con
nessuno, poi fa per allontanarsi, ma viene richiamato dalle suore: la
ragazza sta per partorire. E' l'alba: il vagito del neonato risuona
nell'aria, mentre scorgiamo le macchine della missione diplomatica
dirette alla Natività per liberare i giornalisti. Quando Damiano sta per
varcare la soglia, Suor Vincenzina gli si avvicina tirandolo in
disparte: il bambino ha difficoltà respiratorie, ha bisogno di cure
urgenti. Damiano è combattuto, le macchine non possono più aspettare.
Promette di occuparsene una volta fuori. Con il trasferimento in
albergo, la guerra e la Basilica assediata sembrano già un ricordo
lontano. Ma Damiano non riesce a dimenticare quel bambino e decide di
provare a tornare indietro. Viene lasciato all'entrata della Basilica,
si fa largo tra gli spari e riesce a raggiungere la porta del convento.
Il neonato viene nascosto nella sacca della telecamera. Tutti
all'interno del convento fanno il tifo per quest'uomo che avanza verso
il posto di blocco israeliano. I soldati iniziano a perquisire il
cameraman. Aprono la borsa, vedono il contenuto e... acconsentono a
farlo passare. La vita del bambino è salva. Mentre attraversa la città
Damiano si sente come una specie di Re Magio. Per un attimo la guerra
sembra fermarsi, come se per quel bambino, nato a Betlemme duemila anni
dopo Gesù, si fosse rinnovato il miracolo della pace.
ANTONELLO FASSARI (Favella)
CARLO CAPRIOLI (Amati)
CLAUDIO BOTOSSO (Carboni)
MOHAMMAD BAKRI (Padre Otman)
NUNZIA SCHIANO (Suor Vincenzina)
J.P. PARRIZI (Francois)
PAOLA GIANNETTI (Suor Consolata)
SONIA AQUINO (Valentina)
RAFFAELE VITALONE (Mazzetti)
YOUNES MEGRI (capitano israeliano)
BOUCHRAA IJORK (Suor Antonella)
NICO FAZZINI (Padre Reies)
MARGOT AUBREY (Lucrezia)
(Crediti non contrattuali)
martedì, 17 settembre
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