martedì 17 settembre 2013

Giuda

martedì, 17 settembre
Giuda
"Giuda" fa parte della collezione "Amici di Gesù". Insieme a questo tv movie ricordiamo "Giuseppe di Nazareth", "Maria Maddalena" e "Tommaso". Sono le storie di quattro personaggi che hanno conosciuto Gesù molto da vicino, la cui esistenza è stata profondamente segnata dall'incontro con il Figlio di Dio. Uomini e donne che hanno dovuto combattere con le proprie passioni per riuscire ad amarlo o a tradirlo. Uomini e donne che hanno accompagnato Gesù lungo le tappe fondamentali della sua esperienza umana: l'infanzia, la predicazione, la morte e la resurrezione. Ciascun film propone un grande tema: "Giuda" racconta il più grande tradimento della storia del cattolicesimo che in fondo è l'emblema di tutti i tradimenti.  L'apostolo Giuda (interpretato da Enrico Lo Verso) ha lasciato la sua vita agiata per seguire Gesù, ma non capisce fino in fondo le scelte del suo Maestro e non lo sa amare senza rinunciare a parametri di giudizio terreni. "Giuda" è la tragedia di un uomo che crede in ideali giusti, ma per realizzarli ricorre a mezzi sbagliati, andando così incontro all'autodistruzione.


Regia: Raffaele Mertes

Prime Time: Prima Tv Canale 5, mercoledì 11 aprile 2001

Numero serate: 1

Cast artistico

ENRICO LO VERSO   (Giuda)

DANNY QUINN   (Gesù)

AGLAIA SZYSKOWITZ   (Sarah)

MATHIEU CARRIÈRE   (Pilato)

FRANCESCO PANNOFINO   (Pietro)

PIERFRANCESCO FAVINO   (Simone)

MEHMET GUNSUR   (Giovanni)

SHEL SHAPIRO   (Otoniel)

TODD CARTER   (Caifa)

HANNES JAENICKE   (Giuseppe di Arimatea)

MATT PRATESI
   (Barabba)

GIOVANNI MICOLI   (Gesta)

OMAR LAHLOU   (Disma)

CYRUS ELIAS   (Padre Giuda)

ATHINA CENCI   (Madre di Giuda)

MANFRED ZAPATKA   (Veturio)

PAOLO MONTEVECCHI   (Lucio)

MATHIAS HERRMANN   (Longino)

Con la partecipazione di ENRICA MARIA MODUGNO   (Madre di Gesù)

(Crediti non contrattuali)


martedì, 17 settembre
A Gerusalemme, nell'imminenza della festività di Pasqua, una folla festante capeggiata dagli Apostoli acclama Gesù di Nazareth "Re dei Giudei" sulla piazza antistante la Torre Antonia, la fortezza romana che domina la città. Ma il corteo trionfale viene bruscamente sciolto dai legionari romani, accorsi a placare il popolo. Uno degli apostoli, si mette davanti a Gesù (Danny Quinn) per proteggerlo ed esorta la gente a non temere i romani e a difendere il Messia anche a costo della vita. Si tratta di Giuda (Enrico Lo Verso), il figlio di un ricco mercante del posto. Giuda crede profondamente nel Maestro. Per seguirlo ha abbandonato la sua ricca famiglia e darebbe la vita per lui. Ma questo apostolo è anche vittima di una grande illusione: egli è convinto che la missione di Cristo sia quella di liberare il popolo di Israele dall'oppressore romano. Pensa più secondo gli uomini che secondo Dio. Giuda è vicino al movimento degli zeloti ed è innamorato di una di loro, Sarah (Aglaia Szyskowitz). Quando la rivede tra la folla all'ingresso trionfale a Gerusalemme, Sarah gli comunica che suo fratello più giovane, Disma (Omar Lahlou), catturato e imprigionato dai romani, sarà presto crocifisso. E chiede il suo aiuto. Occorrerebbero infatti trenta denari per corrompere un ufficiale di Ponzio Pilato (Mathieu Carriere). Il procuratore romano, come sempre per la ricorrenza della Pasqua, concederà la grazia ad un condannato a morte, scegliendolo fra una lista di nomi. E l'ufficiale potrebbe suggerire proprio il nome di Disma. Sarah, che non dispone di quella somma, si rivolge a Giuda, perché sa che lui gestisce la cassa del gruppo di Gesù. Ma il giovane, pur a malincuore, rifiuta di darle quel denaro, perché non vuole tradire la fiducia che il Maestro e i suoi compagni hanno riposto in lui. Giuda fa ritorno alla casa paterna, dove riabbraccia la madre malata (Athina Cenci) e le sorelle. Qui cerca di convincere suo padre (Cyrus Elias) ad appoggiare Gesù insieme a tutti gli altri mercanti di Gerusalemme. L'uomo si convince e sembra accettare, ma Gesù caccia con grande violenza i mercanti dal tempio, alienandosi definitivamente il loro favore e mandando completamente a monte i progetti di Giuda. La delusione aumenta quando Giuda apprende che i suoi compagni hanno speso 29 denari per acquistare un costoso unguento profumato con il quale hanno voluto onorare il Maestro.  Indignato, Giuda decide di dare i 30 denari a Sarah. Egli non sa, però, che la donna l'ha ingannato. In realtà quei soldi non servono a liberare Disma, ma occorrono al gruppo degli zeloti, capitanato dagli spietati Gesta (Giovanni Micoli) e Barabba (Matt Pratesi), per corrompere un inserviente di Torre Antonia a farli entrare nella fortezza dove attenteranno alla vita di Ponzio Pilato. L'aggressione viene sventata dal legato Lucio (Paolo Montevecchi) e dal centurione Veturio (Manfred Zapatka). Sotto tortura Disma confessa che i soldi per corrompere l'inserviente provengono dal cassiere del gruppo di Gesù di Nazareth. La rivelazione spinge Ponzio Pilato a prendere provvedimenti molto severi. Così i legionari romani organizzano una retata nel corso della quale prendono in ostaggio l'intera famiglia di Giuda ed altri cittadini di Gerusalemme. In questa occasione riescono anche a catturare Barabba. I romani minacciano di far giustiziare tutti gli ostaggi se non gli verrà consegnato Gesù di Nazareth.  Giuda, sconvolto dall'accaduto, cerca di persuadere il Maestro e i suoi compagni ad agire in maniera decisa. Potrebbe essere il momento opportuno per la rivolta del popolo di contro i romani. Ma il Maestro assicura Giuda che gli ostaggi saranno liberati presto e lo esorta ad avere fiducia in lui. Nonostante queste promesse, la fede di Giuda è sempre più vacillante. La verità sull'azione dei romani contro la sua famiglia verrà fuori poco dopo, quando Sarah gli confida di averlo ingannato e gli rivela che i soldi che lui le ha dato sono serviti a organizzare l'attentato contro Pilato.  A questo punto Giuda è in preda al panico: da un lato si sente in colpa per gli ostaggi, fra cui c'è la sua famiglia, dall'altro lato prova rabbia nei confronti del Maestro e dei suoi compagni. Tutti presi dai preparativi per la Pasqua, essi sembrano non rendersi conto della gravità della situazione. Questa concatenazione di eventi fa maturare in Giuda una decisione drastica: decide di rivelare al sinedrio e ai romani dove si nasconde Gesù.  Egli spera che la cattura del Maestro provochi un'insurrezione popolare contro i romani. Inoltre crede che, così messo alle strette, il Maestro sarà costretto a rivelarsi come Figlio di Dio, in tutta la sua potenza.  Nulla, però, va secondo i suoi piani. Gli ostaggi vengono liberati ma il suo tradimento provoca solo la condanna a morte di Gesù. La folla, sobillata dai sacerdoti del sinedrio, stabilisce che per la ricorrenza della Pasqua debba essere liberato il brigante Barabba. Così, quando Giuda vede Gesù morente sulla Croce, si rende conto della gravità dei suoi errori. Schiacciato dal senso di colpa, si toglie la vita impiccandosi ad un albero. Vano è il tentativo di salvarlo. Tre croci vuote campeggiano ancora sul calvario, un simbolo che con la sua potenza attraverserà tutta la storia fino a noi

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